Mentre camminava per il Tempio, dove era ritornato, i sommi sacerdoti, gli Scribi e gli anziani gli s'accostarono e gli dissero:
“Con quale autorità fai tu codeste cose? O chi ti ha dato codesta autorità di farlo? - Ma Gesù disse loro: - Domanderò a voi una cosa sola; rispondetemi e vi dirò con quale autorità io faccia queste cose. Il battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi. - ed essi ragionarono fra loro, dicendo: - Se diciamo dal cielo, dirà: - Perchè dunque, non gli avete creduto? . Ma possiamo rispondere dagli uomini?. - Essi avevano paura del popolo perchè tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Risposero, quindi, a Gesù: - Non lo sappiamo. E Gesù a loro: - Neanche io vi dirò con quale autorità faccio queste cose.” (Mc.11, 27-33)
E così iniziò narrando loro una parabola:
Un uomo aveva due figli, al primo di essi gli impose di andare a lavorare nella vigna, ma questi rispose che non ne aveva assolutamente voglia, poi però, pentitosi, ci andò. Poi si rivolse al secondo imponendogli la stessa cosa, e questi rispose subito che ci andava ma poi non eseguì ciò che aveva detto.
A questo punto Gesù interpellò gli astanti:
“ Quale dei due ha fatto la volontà del Padre?”
E tutti risposero:
“ Il primo”.
Gesù soggiunse:
“ I pubblicani e le meretrici andranno innanzi a voi nel regno di Dio, perchè Giovanni è venuto a voi e non gli avete creduto; ma i pubblicani e le meretrici gli hanno creduto; e voi, nemmeno dopo che avete visto queste cose, vi siete pentiti per credere in lui.
La parabola è emblematica, il figlio che dice si e poi non rispetta ciò che ha detto simboleggia Israele, ancora una volta è essa in evidenza l'indocibilità del popolo eletto.
“Ascoltate un'altra parabola”. Disse Gesù.
C'era un uomo, il padrone di casa, che aveva impiantato una vigna. Cinse il luogo con una siepe, scavò un frantoio e eresse una torre, poi l'affittò a dei coloni e li lasciò a coltivarla e mantenerla.
Quando fu tempo della raccolta, inviò i suoi servi per avere i suoi frutti, ma i coloni bastonarono uno dei servi, un altro lo lapidarono e un altro ancora lo uccisero.
Il padrone allora inviò ancora altri servi e questa volta in maggior numero, ma il trattamento che ricevettero fu identico ai primi.
Fu così che quell'uomo ebbe a pensare che se avesse inviato suo figlio, i coloni avessero più riguardo e così fece, ma appena lo videro arrivare si dissero tra di loro. “ Sta arrivando l'erede, andiamo ad ammazzarlo così otterremo la sua eredità” E così fecero.
“Ora quando verrà il padrone della vigna quale castigo darà a quei coloni?” chiese Gesù.
Gli rispondono: “ Ucciderà quegli scellerati e affitterà la vigna ad altri coloni che saranno più servizievoli e gli renderanno i frutti al momento del raccolto.”
Gesù rispose:
- Non avete mai letto nelle Scritture:
“ La pietra rigettata dai costruttori
è divenuta la pietra d'angolo:
questo è accaduto per opera del Signore,
ed è una meraviglia agli occhi nostri!”
Ed essi (quelli che lusingarono d'essere i costruttori) avrebbero voluto catturarlo, ma ebbero paura del popolo; perchè capirono che aveva detto la parabola per loro: E lasciatolo se ne andarono. (Mc.12, 10 - 12)
Anche questa parabola è molto chiara, la vigna, come nelle profezie di Isaia, di Geremia e di Gioele, è la classica figura di Israele. L'invio del figlio, la condotta dei coloni omicidi sono evidenti. Pure i principi dei sacerdoti e i farisei, condannano i coloni del vigneto, credendo di condannare i romani che devastano la vigna di Dio. Ma Gesù gli dice apertamente che il Regno di Dio gli sarà tolto.
“Non sia mai” (Lc.20,16)
Ma dentro di loro cresceva sempre più il desiderio di uccidere l'erede, il vero padrone della vigna di Dio.
Roberto Busembai (errebi)
Immagini web
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