martedì 21 aprile 2020

CLAUDE MANET - PERCORSO SULL'ISOLA DI SAINT MARTIN, VETHEUIL

Abbiamo tutti quanti un grande desiderio, un desiderio che pare diventato un sogno, tanto ci pare lontano ancora da realizzare, tanto ci pare lontano nel ricordare, eppure è un semplice e naturale desiderio di uscire e pure passeggiare tra fiori e erbe, tra alberi e prati, e della primavera gustare l'aria, il fascino e il sapore. Dobbiamo avere tanta speranza indossando tanta pazienza e nel contempo alleviarci con pensieri chiari e dare allegoria ai giorni anche con immagini se non con le sole parole. Ecco che meglio di ora possiamo apprezzare e perderci in questa opera di assoluta freschezza e vivacità, che dona alla mente se non proprio all'occhio quella sensazione da immedesimarsi in quel preciso luogo o se non altro sentirsi avvolgere da quel sottile venticello primaverile che pare muova delicatamente i pioppi e le erbe, lasciando trascinare lentamente le nuvole bianche a contornare.
Nel lontano 1879 Manet si traferì con tutta la famiglia nel famoso villaggio di Vétheuil sulla riva della Senna, e qui il Maestro, nei tre anni che vi rimase, fu influenzato dal paesaggio del luogo, dalle colline e dai prati, dalla stessa torre della chiesa del XII secolo che dominava su tutta la valle, insomma ha espresso con pennellate delicate e ritmiche l'impatto esteriore ma soprattutto quello interiore che ognuno può assorbire trovandosi in simile panorama. Ebbene non è difficile perciò entrare in questa libidine di effetti, in questo palpabile sentiero tra i campi, tanto da chinarsi e raccogliere un fiore di campo, tanto da godere quella gioviale e pura aria che soltanto passeggiando, nel vero, in un primo pomeriggio di maggio, noi sappiamo riconoscere e godere.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Claude Manet - Percorso sull'isola di Saint Martin, Vétheuil

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