lunedì 17 aprile 2023

GAUDENZIO FERRARI - IL CONCERTO DEGLI ANGELI


Il Santuario della Madonna dei Miracoli a Saronno oltre ad essere un importante centro di fede dove moltissimi pellegrini portano devozione è anche un Santuario che racchiude nel suo interno una vastità di capolavori d'arte tanto da essere nominato come 'la cappella Sistina' del Nord.

Le cinque campate sono in stile barocco e sotto il suggerimento del gesuita P. Reina, l'ingegnere Ciniselli e Giovanni Mariani, lavorarono intorno al 1600 per illustrare con simboli e sentenze i privilegi di Maria. La decorazione di tutta la parte iniziale si possono ammirare gli affreschi di Bernardino Luini, discepolo di Leonardo da Vinci, che nel periodo che va dal 1525 al 1532 vi lavorò rappresentando l'infanzia e la nascita di Gesù. Gli fu affidata anche la cupola ma vi sono soltanto alla base i santi Cristoforo, Antonio, Rocco e Sebastiano perchè lo raggiunse la morte, dopo di lui intervenne Cesare Magni che realizzò solamente S.Giorgio e S. Martino.

Ed ecco che nel 1535 venne chiamato Gaudenzio Ferrari il quale in soli 79 giorni dipinse tutta la cupola lasciandoci un opera alquanto sorprendente e meravigliosa.

E' la rappresentazione dell'ascesa della Madonna al cospetto di Dio, e il Ferrari la immaginò come un grande concerto festoso nell'immenso cielo, un turbine di ali, vesti colorate, chiome fluenti, aureole, flauti, viole e altri strumenti musicali affidati, usati, da un turbinio di angeli disposti su quattro cerchi concentrici che si conducono verso l'alto ovvero verso la figura di Dio aurelato da raggi e che è il perno di quel movimento circolare, quasi a essere il direttore di quella enorme orchestra. Perchè è davvero un'orchestra a cielo aperto.

Un Paradiso che il Ferrari ha affollato con angeli fluttuanti e coloratissimi, iniziando dal primo circolo, con putti o angioletti ignudi tutti con lo sguardo rivolto al Padre, per poi scendere la di sotto dove inizia il vero concerto con angeli che leggono e cantano le partiture, chi è intento a suonare con strumenti vari, insomma a doverlo ammirare dal sotto non solo ci sorprendiamo della maestosità dell'opera ma se ci lasciamo un poco trasportare da quel turbinio 'forse' potremmo anche 'sentire' quella musica celestiale tanto è bene raffigurata. In tutto sono circa 126 figure di cui ben 57 sono quelli che suonano. Oltre a questo il Ferrari realizzò anche i quattro tondi che sono al di sotto degli Angeli ma anche a lui, come al Luini, la morte gli impedì di finire l'opera.


Roberto Busembai (errebi)


Immagini web: Gaudenzio Ferrari – Il concerto degli angeli (Santuario della Madonna dei Miracoli , Saronno) e puzzle dei particolari dell'affresco.





sabato 8 aprile 2023

UOVA DA COLORARE


Ops.....ma davvero siamo a Pasqua, ma che sbadata che sono, davvero non ci avevo pensato o sinceramente non ci volevo pensare....Gli anni volano come aquiloni senza un filo teso e liberi di andare e più volano e più si allontanano dalla vista portano con se, appesi alla coda, ricordi ed emozioni, amori e sacrifici, e tante parole e librano così nelle nuvole che incontreranno e ci lasciano sole sul selciato di un futuro che non sappiamo quanto poi ce n'è restato. Ma allora se siamo a Pasqua, che significa rinascita, dobbiamo sicuramente rendere grazia a quel Signore che con il suo sacrificio umano “tentò” di liberare il mondo dalle impudicizie e dalle violenze che ricolmavano sulla terra e in ogni luogo senza distinzione. E quel “sacrificio” è poi valso? ci viene da chiederci adesso dopo secoli e secoli passati, perchè di tutto quello che c'era di brutto e violento non solo è scomparso dal cielo ma lo sovrasta pressandolo forte sul mondo che non ha nemmeno più la forza di chiedere “amore”. Ed era Pasqua quando invece da bambina come oggi, nella vigilia della festa, si mettevano uova a cuocere per rassodarle e poi fredde si coloravano e si tinteggiavano con i disegni più belli che fantasia ci potesse rincorrere dentro, ed erano poi quelle che deposte in un cestino di paglia venivano portate alla benedizione nel giorno di Pasqua e poi sulla tavola rotte nel guscio e in parti distribuite ai commensali presenti come segno di rinascita nell'anima e nel cuore.....ma tante rimanevano ancora intatte e dopo il pranzo noi bambini si prendevano e si andava sul poggio del fiume vicino per farle rotolare dall'alto e gridare e sperare che la nostra fosse quella che avrebbe vinto la gara arrivando per prima in pianura. Ed era Pasqua nel silenzio del ricordo dei nostri cari che a tavola non erano presenti e si gratificava il bene di averci donato quella vita che loro stessi avevano consumato lasciandoci sogni e amori da condividere nel tempo.

E allora se Pasqua deve essere che sia davvero quella bianca colomba che impavida vola tra fuochi e cannoni schivando mitraglie e proiettili che invadono il cielo e la terra, che davvero l'ulivo che simboleggia la pace e l'amore , che con la sua tenacia di resistere possa distendere sugli animi e nei cuori crudi e violenti il suo dolce liquido estratto dal frutto e olio purifichi le menti insane che vogliono tutto questo e che del mondo non sanno nemmeno cosa sia essere felici anche al solo sorgere del sole o al solo splendere della luna.

Buona Pasqua amici e amiche carissime, che sia per voi un sincero giorno di risveglio nel cuore e che l'amore non siano solo un insieme di parole, che la salute possa irrorare nei vostri corpi come quel pane e vino di un'ultima cena che portava a santificare, e che sia per voi e per tutti quelli che vi conoscono e che vi conosceranno, per me e per tutte le famiglie del mondo, famiglie intese come nucleo di persone, ovvero su tutti anche e soprattutto su quelli che vogliono la fine di un “uomo” che ha ancora un cervello per pensare ma avrebbe anche un cuore per far tendere la mano ed abbracciare, che sia Pasqua di resurrezione e poi se ci riusciamo afferriamo quel filo che tiene l'aquilone e fermiamo quel sogno che c'è ancora tanto da sognare.

Auguri sinceri di Buona Pasqua ,


la vostra Zia Molly


Immagine web