lunedì 6 aprile 2020

SETTIMANA DI PASSIONE - RIPROVAZIONE D'ISRAELE

Il dì seguente, usciti che furono da Betania, ebbe fame; e visto da lungi un fico che aveva foglie, andò a vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma, giuntovi vicino , non trovò che foglie perchè non era tempo di fichi. Allora, rivolgendosi al fico disse: - Mai più in eterno qualcuno possa mangiar frutto da te - . E lo sentirono i suoi discepoli parlare all'albero. (Mc.11,12-14)
Il giorno seguente l'ingresso a Gerusalemme, uscendo da Betania dove la sera precedente si erano recati i dodici con il Messia, Gesù ha fame e visto in lontananza un fico prosperoso e pieno di foglie, vi si avvicinò nella speranza di potervi trovare un bel fico maturo, ma nonostante cercasse, in effetti era troppo presto perchè fossero frutti maturi, non vi trovò niente e come se l'albero avesse mancato al suo dovere per cattiveria, Gesù si mette a parlargli e a maledirlo.
Gli apostoli nel sentirlo e nel vederlo ne rimasero molto meravigliati e stupiti, il loro Maestro non era uso parlare alle cose inanimate, scagliarsi così contro un fico era cosa assai strana. Pensarono comunque che un simile atto doveva per forza nascondere qualche mistero e soltanto il giorno dopo, quando intravidero quel fico interamente seccato, capirono.
Ripassando la mattina, videro il fico secco dalle radici. E Pietro, ricordando gli disse: - Maestro, vedi! Il fico che maledicesti si è seccato -. E Gesù prese a dire loro: - Abbiate fede in Dio. In verità vi dico: chi dirà a questo monte -Levati e gettati nel mare - e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avvenga, gli sarà concesso. Perciò vi dico: - Tutto ciò che domandate nella preghiera, credete di averlo ottenuto, e l'avrete. E quando state in piedi a pregare, se avete qualche cosa contro qualcuno, perdonate, affinchè anche il Padre vostro che è nei cieli, perdoni a voi i vostri falli”. (Mc.11, 20-25)
Il simbolismo del fico è ben rappresentato e descritto nell'Antico Testamento in quanto l'albero è la terra d'Israele e i suoi frutti, gli uomini buoni. Ma fa parte anche della tradizione dei rabbini in cui l'albero è paragonato alla Legge nella quale si riesce sempre ad averne un frutto nonostante si debba cercare tra le copiose foglie.
L'azione di Gesù è prettamente simbolica, vuole dare un forte insegnamento ai suoi discepoli, un insegnamento altamente spirituale, in cui condanna apertamente una religiosità esteriore fatta di tante e rigogliose foglie ma povera di frutti, di opere di bene. E questa azione ha ampio riferimento alla cacciata dei mercanti dal Tempio da parte proprio di Gesù. Il popolo eletto d'Israele (il fico) era ricchissimo d'insegnamento farisaico (tante foglie) ma privo di insegnamento e devozione morale ( i frutti) e quindi, ecco la risposta, ben giusta la maledizione d'eterna morte, di sterilità ( il fico seccato).
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

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