Intorno al 300 il giovane Giuliano, ormai diciottenne, viene indotto dai genitori a sposarsi, ma ha un desiderio segreto, vorrebbe mantenere la verginità, ma non può certo andare contro il parere e la volontà dei genitori. Accetta di sposarsi, ma prima ancora di farlo, svela il suo proposito alla sua futura consorte, Basilissa, che entusiasta pure lei, accetta le condizioni. Il loro matrimonio non sarà mai consumato e al momento in cui periranno i rispettivi genitori, entrambi apriranno due monasteri, uno maschile e uno femminile, dove inizieranno il loro cammino di conversione e di carità spirituale. Ma erano sopraggiunti brutti momenti storici, Diocleziano scatena la persecuzione del cristianesimo e Basilissa con tutte le consorelle moriranno misteriosamente, mentre Giuliano è denunciato al console Marciano e verrà imprigionato. Nelle prigioni troverà altri confratelli, tra cui prete Antonino, e riuscirà anche a convertire Celso e sua madre, rispettivamente figlio e moglie del console Marciano. Dopo continue e massacranti torture, Giuliano e tutti gli altri prigionieri compreso Celso verranno decapitati.
Secondo una leggenda, le reliquie dei due martiri, furono portate da un cavaliere al ritorno dalla Terrasanta in una piccola cappella nelle vicinanze di Chieri, ma poi furono disperse e comunque pare ritrovate circa nei primi anni del 1800. Si narra che tra paesi limitrofi si perseguì una disputa per avere il diritto di possederle, e per porre fine a questi disaccordi, l'urna che le conteneva, fu deposta su un carro trasportato da buoi, fu dato libero cammino delle bestie e si ricorse così alla volontà divina, infatti dove gli animali si sarebbero diretti, il luogo che fossero arrivati sarebbe stato il depositario delle sante reliquie. Impassibili e sicuri i buoi si diressero verso Chieri, entrarono addirittura dentro il duomo della cittadina e si fermarono davanti all'altare maggiore. E qui ancora vengono acclamate e ricordate, ricostruendo ogni 21 maggio il cammino dei buoi, invocando protezione per i campi e i raccolti.
I Santi Martiri vengono annoverati nel calendario tra il 6 e il 9 Gennaio
Secondo una leggenda, le reliquie dei due martiri, furono portate da un cavaliere al ritorno dalla Terrasanta in una piccola cappella nelle vicinanze di Chieri, ma poi furono disperse e comunque pare ritrovate circa nei primi anni del 1800. Si narra che tra paesi limitrofi si perseguì una disputa per avere il diritto di possederle, e per porre fine a questi disaccordi, l'urna che le conteneva, fu deposta su un carro trasportato da buoi, fu dato libero cammino delle bestie e si ricorse così alla volontà divina, infatti dove gli animali si sarebbero diretti, il luogo che fossero arrivati sarebbe stato il depositario delle sante reliquie. Impassibili e sicuri i buoi si diressero verso Chieri, entrarono addirittura dentro il duomo della cittadina e si fermarono davanti all'altare maggiore. E qui ancora vengono acclamate e ricordate, ricostruendo ogni 21 maggio il cammino dei buoi, invocando protezione per i campi e i raccolti.
I Santi Martiri vengono annoverati nel calendario tra il 6 e il 9 Gennaio
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Pezzotta Giovanni - San Giuliano e Santa Basilissa
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