mercoledì 29 gennaio 2020

PAOLO RUMIZ - IL FILO INFINITO

Alla ricerca di una vera parola e di uno spirito migliore, di un sentimento che non trova parole su una terra che conosce il male, sul superamento di ogni cosa reale con la coscienza e la sapienza che il vero vivere è nel saperlo apprezzare, riconoscere in quello che da un Dio ci è dato in onore e dono e soprattutto nel sorriso gentile di ogni uomo.....Ecco questo pensiero lo posso davvero considerare la mia recensione a un libro che mi ha affascinato nel comprarlo e non mi ha mentito nel leggerlo.
Un filo, quello che collega il mondo interiore e sacro dei monaci Benedettini, una regola doviziosa, pacata, gentile e operosa, dove lo scrittore ricerca sempre attaccato a quel filo di collegamento tra il reale e il mistico, tra la pace interiore e il disprezzo totale del “nuovo” mondo, una ricerca e anche una risposta a quanto questo ordine ha fatto per mantenere nei secoli e secoli una purezza e un amore unico verso l'uomo di sempre, teso alla guerra, all'odio, alla discriminazione, e Rumiz con maestria contrappone il male comune, l'odio odierno e la discriminazione, con la lotta semplice e umana, religiosa ma non opprimente come potrebbe essere la dottrina della Chiesa. E' affascinante lasciarsi andare con l'autore in questa ricerca, entrare nel silenzio imponente e puro di un chiostro monacale, sentire i canti e apprezzare le vastità delle chiese e capirne la loro vera entità e soprattutto il dovuto rispetto e il sapiente apprezzamento che Rumiz riscopre non solo nei monasteri dei frati benedettini, ma in quelli femminili delle suore.
“ Cosa hanno fatto i monaci di Benedetto se non piantare presidi di preghiera e lavoro negli spazi più incolti d'Europa per poi tessere tra loro una salda rete di fili......”
E' un viaggio tra questi luoghi misteriosi e incantevoli, tra anima e corpo, tra spirito e realtà, insomma un viaggio dove non si deve mai perdere quel filo conduttore che è l'amore vero e proprio che quest'ordine ha saputo contenere e trascinare nei secoli e secoli, superando ogni ostacolo terreno. Un libro davvero interessante che fa riflettere e lascia una leggerezza interiore da rimanerne quasi stupiti.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Copertina del libro

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