giovedì 23 gennaio 2020

23 GENNAIO - SANT'EMERENZIANA e SAN VINCENZO DA SARAGOZZA



Emerenziana si narra che fosse partecipe, nonostante non fosse ancora battezzata cristiana, ai funerali della martire Agnese e durante una sommossa da parte dei pagani fanatici per disperdere e allontanare i cristiani, questi si dettero alla fuga mentre lei rimase ferma e anzi si ribellò apertamente a parole verso gli assalitori. Fu da loro immediatamente lapidata. I genitori di Sant'Agnese seppellirono anche il suo corpo nelle vicinanze al confine della loro proprietà.


Vincenzo nacque a Saragozza in Spagna e fu presto affidato al Vescovo Valerio per la sua educazione, infatti dopo poco fu consacrato diacono con il sorprendente incarico di predicare la parola ( sorprendente perchè questa carica non era mai stata affidata a giovani come lui).
La sua fu una lotta contro la persecuzione contro i Cristiani ma nell'anno 303 il governatore spagnolo Daciano, ordinò che tutti i Cristiani fossero arrestati e rinchiusi in prigione. Tra questi naturalmente appariva anche Vincenzo e il vescovo Valerio, quest'ultimo fu poi mandato in esilio, ma la rabbia e la furia di Daciano si scatenò su Vincenzo facendolo passare sotto ogni più cruento supplizio ma notò anche, che più gli arrecava dolore e più questo santo uomo ne traeva beneficio e contentezza, allora tentò di comprarlo facendolo riposare su un morbido letto, ma fu proprio su questo che egli, ormai provato e spossato, morì.
La leggenda narra che Daciano ordinò che il suo corpo fosse gettato nel campo , come cibo per le bestie, ma Iddio mandò un corvo a difenderlo dall'attacco dei rapaci, allora irritato al massimo fece prendere il corpo di Vincenzo e una volta messo in un sacco lo fece gettare nel mare legato ad una macina affinchè andasse più profondo possibile.
Ma il Santo corpo riaffiorò e le onde lo spinsero fino al lido dove una comunità Cristiana lo raccolse, lo depose in un sepolcro e su questo poi fu eretta una chiesa in suo onore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagini web

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