domenica 3 maggio 2020

E' GIUNTO IL MOMENTO


E' giunto il momento di fare le persone serie, di abbandonare le chiacchiere e le icone sopra i social, i saluti con le matite colorate e gli arcobaleni sulle porte, è giunto il momento di prendersi ognuno la sua quota di civile convivenza e uscire con l'assoluta coscienza, non è una passeggiata la vita che domani ha di nuovo inizio, dopo questa parentesi che direi quadrata, una pausa molto lunga di uno spettacolo di cui non si era iniziata la rappresentazione, ma soltanto abbandonata per riprenderla adesso, e iniziare. E' giunto il momento di pensare e agire come se il domani fosse lo stesso ma diversamente uguale, perchè dovete credere e sperare, oltre che lasciarsi andare alla corrente, alle congetture della gente, alle apoteosi e ai vociare di ognuno sulle piazze, è giunto il momento di capire che il domani non è più lo stesso, malgrado quanto ce lo vogliano far credere, domani appena pochi passi dopo aver varcato il portone, vi sentirete addosso, dopo la felicità effimera e leggera che vi avrà certo colto, vi sentirete inondare da una nebbia densa che non vedrete, che non avrete nemmeno la forza e il potere di toccare, ma che vi circonderà e vi si incollerà nella vostra anima e nella vostra pelle e percezione mentale, sarà la nebbia del non più uguale, sarà quel velo che sempre vi si parerà davanti in ogni vostro agire, da domani, ogni momento, e allora è giunto il momento di farselo capire, ognuno caparbiamente e indissolubilmente in se stesso, che domani la “libertà”, quella che avete depositato i primi di Marzo, non vi farà più compagnia nei giorni, mesi e anni a seguire, perchè il domani è quella nebbia che vi invade addosso a delimitare i vostri sentimenti, azioni e movimenti, perchè da domani saremo tutti, indiscutibilmente, tutti automi di un sistema che , volenti o nolenti, ci apparterrà eternamente.
E' giunto il momento di adeguarci, se riusciamo a farlo, se siamo copiosamente atti a lasciarsi comandare da una felicità a soggetto e una libertà a comando, se siamo docili e impauriti abbastanza da poter vivere “felici” con la nebbia accanto.
Ovvero, domani, invece, è il momento di sapersi schierare con il paziente e civile comportamento per ricominciare ad insegnare, educare e far comprendere, che chi non lo avesse ancora appreso, quel misterioso bisogno che la natura dell'uomo possiede, la libertà di pensare, senza ponderare, in nessun momento, se vi viene voglia di volare, dobbiamo essere quel vento che da domani verrà a mancare, per liberare la nebbia che subdolamente invade.
E' giunto il momento di scegliere di vivere come ogni uomo è stato creato per il suo vivere naturale o vivere quello che condizionalmente l'uomo ha imparato a sopportare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

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