venerdì 22 maggio 2020

IL RE E LA CAMICIA - LEV TOLSTOJ

Coloro che vivono di letteratura, anche quelli che l'assaporano e se ne “cibano”, ma comunque anche coloro che ne hanno solo una parziale visione o sentore, conoscono il grande scrittore russo Lev Tolstoj e altrettanto conosceranno, anche per il solo sentito nominare, i suoi grandiosi romanzi come Guerra e Pace, Resurrezione e lo spettacolare e indimenticabile Anna Karenina. Ebbene questo illustre signore, oltre ai copiosi romanzi, che sono grandi capolavori, si è prodigato in un'infinità di scritti di fiabe e di racconti da sbalordire, e in questo ben pochi lo sanno e lo conoscono..
“ I quattro libri di lettura” è un'antichissima raccolta di tutte le novelle, fiabe e racconti del Maestro, una raccolta che possiamo definire unica nel suo genere, perchè raccoglie nell'insieme, le favole, gli apologhi morali, racconti tratti dalla storia e leggende sulla terra madre, la Russia, ricordi sull'infanzia e racconti sulla vita delle piante e degli animali, e novelle tratte da fatti veramente accaduti, insomma un tomo di assoluto interesse.
Avendola trovata, voglio proporvi un suo scritto, forse il più conosciuto, ma non per questo meno interessante, ma sono sicuro che in seguito avrò modo di ritornare su questa favolosa raccolta.

IL RE E LA CAMICIA

C'era un re che stava molto, molto male e ogni giorno lagnandosene esclamava:
“ Darò la metà del mio regno a chi mi guarirà!”
Potete immaginare che movimento c'era a palazzo, ognuno era indaffarato a cercare soluzioni, invenzioni e pure pozioni per trovare la cura, persino i grandi saggi del regno ebbero a riunirsi per poter risolvere la questione, ma non se ne veniva a capo di niente.
Un giorno però, un giovane pensatore, una mente più fresca ebbe a proporre questa idea:
“ Se trovassimo un uomo veramente felice, un uomo di cui non ha niente da lagnarsi e che gioisce del suo trascorrere giornaliero, ebbene da questo uomo dobbiamo togliere la camicia e farla subito indossare al nostro Re, sono sicuro che il nostro Sovrano in un attimo guarirebbe”.
Il Re dette subito ordine di trovare questo uomo felice e spedì per tutto il suo regno, emissari perchè fosse trovato, ma la caccia non portava a niente. Nessun uomo era così felice da potergli togliere la camicia. C'era quello ricco ma era malato, quello ricco e sano ma con la moglie o i figli cattivi, praticamente ognuno si lagnava di un qualche cosa.
Ma il Re non si disperava e la caccia doveva continuare.
Un giorno, il figlio del Re, mentre attraversava col cavallo, un rione malsano e poco raccomandabile del Regno, un luogo di miseria e di abbandono, udì una voce che lo attirò, e in men che non si dica, scese da cavallo e stette ad ascoltare. La voce proveniva da un tugurio, e era un uomo che parlava e diceva:
“ Sia lodato il Cielo! Oggi ho lavorato bene, ho mangiato a sazietà, e ora mi metto a dormire. Che voglio di più? Sono proprio felice.”
Fu dato subito ordine, da parte del figlio del Re, che a quell'uomo che parlava fosse tolta immediatamente la camicia e in cambio di ricoprirlo di tanti denari quanti ne volesse, per fare il cambio. Subito la camicia che fosse fatta indossare a suo padre il Re.
I messi giunsero alla casa dell'uomo felice per togliergli la camicia.....ma egli era tanto, ma tanto povero, che.....non aveva camicia!

Da una mia libera interpretazione di “Il re e la camicia” di Lev Tolstoj

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Luigi XVI di Francia

Nessun commento:

Posta un commento