Guido di Pomposa fu un Abate di agiata famiglia ravennate alias Guido degli Strambiati, che divenne pellegrino ed eremita e successe all'Abate Martino nella famosa abbazia di Pomposa di cui lui stesso fu l'artefice da renderla tale, un periodo che sotto la sua guida fece dell'abbazia un centro di grande sviluppo, infatti vide una nuova riconsacrazione, un notevole ingrandimento per ospitare i tanti e nuovi monaci, e un campanile dalla particolare struttura che la distingue.
Con Guido,( il cui nome di derivazione tedesca significa "istruito") l'Abbazia divenne un centro di vita sia culturale, sia spirituale e religiosa e tra i suoi più importanti adepti vanno citati San Pier Damiani e l'altro monaco illustre Guido d'Arezzo, colui che inventò il pentagramma e dette il nome alle note musicali, che altro non erano che le prime sillabe dei versi in latino dell'Inno a San Giovanni.
Guido ormai conosciutissimo e apprezzatissimo fu addirittura chiamato a Consiglio a Piacenza dall'allora Imperatore Enrico III, ma questo incarico non trovò mai riscontro perchè durante il viaggio, precisamente il 31 Marzo del 1046, il monaco morì e fu sepolto nella località di San Donnino vicino Parma.
Riporto l'Inno di San Giovanni risaltando tra parentesi e in caratteri maiuscoli le sillabe che divennero poi le iniziali delle note musicali.
Con Guido,( il cui nome di derivazione tedesca significa "istruito") l'Abbazia divenne un centro di vita sia culturale, sia spirituale e religiosa e tra i suoi più importanti adepti vanno citati San Pier Damiani e l'altro monaco illustre Guido d'Arezzo, colui che inventò il pentagramma e dette il nome alle note musicali, che altro non erano che le prime sillabe dei versi in latino dell'Inno a San Giovanni.
Guido ormai conosciutissimo e apprezzatissimo fu addirittura chiamato a Consiglio a Piacenza dall'allora Imperatore Enrico III, ma questo incarico non trovò mai riscontro perchè durante il viaggio, precisamente il 31 Marzo del 1046, il monaco morì e fu sepolto nella località di San Donnino vicino Parma.
Riporto l'Inno di San Giovanni risaltando tra parentesi e in caratteri maiuscoli le sillabe che divennero poi le iniziali delle note musicali.
(UT) queant Laxis (RE)sonare fibris (MI)ra gestorum (FA)muli tuorum (SOL)ve polluti (LA)bii reatum (S)ancte (I)ohannes.
"Affinchè possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni, i tuoi servi, cancella il peccato del loro labbro contaminato o San Giovanni"
Immagini web: San Guido in un affresco giottesco riminese nel refettorio dell'Abbazia di Pomposa e Codigoro - Abbazia di Pomposa.
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