
La storia semplice e quasi scontata, parla di un ragazzino, Jan Drake, di 10 anni che ama leggere in modo esponenziale ma la cui famiglia assolutamente non è di quel pensare, naturalmente libri da ragazzi ma la madre persino un semplice Harry Porter ritiene “deleterio” per il suo ragazzo. Un giorno viene a conoscere una giovane bibliotecaria, Lucy Hull, discendente da rivoluzionari russi, che lavora nella biblioteca comunale proprio addetta alla sezione ragazzi e pure lei ossessivamente amante lettrice.
Tra i due nasce quell'idillio che neppure tra due amanti a volte è quasi impossibile, hanno in comune, oltre il desiderio di leggere, anche quello di voler sbirciare tra le pagine finali di ogni libro, tanta è la loro fame di conoscenza, ma tutte e due hanno un bisogno comune, quello della libertà, quello di liberarsi delle cose che li opprimono, come la famiglia per lui, e un passato per lei e questo bisogno cresce sempre di più giorno dopo giorno fino ad avere un risvolto. Jan, saturo di libertà di lettura, vuole assaporare quella vera e si fa “rapire” dalla bibliotecaria, per così vivere davvero un loro momento per ritrovare definitivamente se stessi.
Come ho detto sopra, penso che a questo libro manchi quella sottile velatura che lo identifichi, quel tocco in più per farlo divenire avventuroso, per arrecargli quel brio e quel pizzico di sentimento che forse ne avrebbero costruito un capolavoro, ma nonostante tutto io credo che abbia comunque il dovuto rispetto della lettura, perchè poi la libertà di cui parla e di cui questo è il tema principale, invece dei libri in se stessi come potrebbe apparire, è così “leggermente” descritta da farla “enormemente” desiderare a chi legge.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web : Copertina del libro
Nessun commento:
Posta un commento