lunedì 14 settembre 2020

CASTELPETROSO (IS) E IL SANTUARIO DELL'ADDOLORATA


Il Molise.....quelli della mia non più giovane età avrebbero subito a ribattermi....Abruzzo e Molise...no il Molise da tempo è Regione autonoma e ben definita e seppur ancora tra le regioni meno conosciute e nominate, è una delle poche invece rimaste ancora integre nelle sue tradizioni, nella sua cultura contadina e montana, per non parlare dei suoi pescatori dove il bell'Adriatico bagna le sue coste. Molise è una piccolissima regione come entità geografica e territoriale, ma grande nelle sue opere, nei suoi paesi arroccati, nella sua rigorosa storia, nella sua naturalità di colline, di valli, di monti e di mare, il Molise si rispecchia nella sua più antica tradizione, la transumanza, dove ancora sono evidenti come cicatrici sulla pelle, i “tratturi, percorsi storici che univano i pascoli abruzzesi con quelli pugliesi. Molise una regione da scoprire e valorizzare ma da mantenere integra, perchè la sua bellezza sta proprio nella sua nascosta e riservata cura di se stessa.

E non mancano certo personaggi famosi, illustri e notori, partendo addirittura da un Papa, Celestino V ( Pietro Angelerio detto Pietro da Morrone) un umile e docile frate che subì le arroganze di un istituzione di Chiesa adita soltanto al potere e al denaro, e non dimentichiamo le bontà culinarie che essa ci offre e ci prende per la gola.

Visitare il Molise significa voler scoprire e rivalutare quello che molte regioni ormai hanno perso o dimenticato, la vera libertà di respirare aria pura, libertà di assaporare i valori del reciproco rispetto e amore in un contesto ancora salubre e non inquinato dall'invasione e invasivo turismo.

Io vorrei iniziare questo cammino da un piccolissimo borgo in provincia di Isernia , un borgo che ha antichissime origini e che in piccolissima parte detiene ancora qualche traccia, ma vorrei parlare di questo borgo soprattutto per la sua famosa e incredibile storia religiosa che si può benissimo accumunare a quella ancor più famosa di Lourdes in Francia, e che pure la struttura del santuario che vi vengo a nominare è molto similare a quello che si trova nel sopra nominato luogo francese.

Il borgo è Castelpetroso che deve il suo nome a un antichissimo castello costruito su pietre intorno all'anno Mille dove trovarono dimora i D'Angiò e dopo vari passaggi di proprietà è ora simbolo del paese, all'interno vi è un museo della civiltà contadina, questo a rimarcare quanto sopra esposto in riguardo alla regione, e anche un presepe molisano del cinquecento.

Il santuario è dell'Addolorata, dedicato appunto alla Madonna perchè nel marzo del 1888, due giovani contadine, Fabiana detta Bibiana e Serafina stavano vagando per la campagna in cerca di un agnellino che mancava nel gregge e che non averlo trovato gli avrebbe arrecato notevoli guai da parte del padre, la mancanza anche di un solo agnello significava un grave danno economico. Ad un tratto Bibiana scorse una luce immensa in una grotta e si avvicinò per capire da dove venisse, e fu colpita dalla visione della Madonna con il cuore trafitto da sette spade e le braccia aperte al cielo. Anche Serafina, che era rimasta più indietro, si avvicinò verso la grotta ma quando vi giunse la luce non c'era più. Ma dieci giorni più tardi, il giorno di Pasqua, la Madonna si presentò l'ennesima volta e fu così vista da tutte e due le contadinelle.

Vicino al luogo dell'apparizione fu costruito il Santuario che ebbe un lunghissimo periodo di lavori, su volontà del vescovo di Bojano, Mons. Palmieri, fino ad arrivare al 1975 quando il tempio finalmente fu consacrato da Mons. Carinci. Il Santuario è affidato alla comunità dei Francescani dell'Immacolata, frati e suore, che si occupano gli uni del servizio pastorale mentre le altre si dedicano all'animazione liturgica e alla catechesi dei pellegrini.

Il complesso architettonico è costituito da un insieme di architetture diverse, quelle del tardo Ottocento con il Gotico francese, e nonostante la sua relativa modernità purtroppo non possiede opere significative e rilevanti, la sua attrazione e notorietà è soprattutto dovuta dai fedeli.

L'ambiente in cui è sito è uno dei più spettacolari e tipici del Molise, eretto appositamente isolato in un interno di un bellissimo bosco dove domina i paesi di Gualdo e Castelpetroso.


Roberto Busembai (errebi)


Immagine web: Santuario dell'Addolorata – Castelpetroso (IS)

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