Per rimanere nel tema della Nascita di Gesù e a termine della ricerca di natività più o meno conosciute, oggi propongo una visitazione dei Magi (in prossimità appunto della festività dell'Epifania) di uno dei più rappresentativi pittori della scuola Senese del '400, ovvero Giovanni di Paolo di Grazia. Si tratta di una piccolissima pittura a tempera e oro su tavola, ovvero una quarta parte di predella (ormai smembrata) esistente al Metropolitan Museum of Art di New York, piccolissima in quanto le sue misure sono davvero eccezionali, 27x23 cm, e assolutamente sorprendenti se si pensa quanto spazio e profondità il Maestro abbia avuto proprietà di rappresentazione!
Il tutto ha un vago ricordo pittorico al grande Gentile da Fabriano, almeno nei vistosi e ricchi costumi dei Re Magi, ma è assolutamente originale nella rappresentazione scenica, dove per primo adotta la raffigurazione della “stalla” con copertura di canne e mette da un lato i personaggi maggiori. Oltre alla notoria indicazione dei tre Magi come simbolicamente si intendono, ovvero le tre età dell'uomo, Giovanni fa muovere il giovane opponendo un braccio sulla spalla a Giuseppe, e questo pare sia dovuto alla conoscenza di un famoso sermone dell'epoca di un famoso arcivescovo domenicano fiorentino, Antonino, ovvero della “In Epiphania domini”, in cui si supponeva che Giuseppe non conservasse i tesori dei Magi, ma li distribuisse ai poveri.
La particolarità, comunque, di questo dipinto è il vasto e ampio spazio oltre le figure, se si pensa alla piccolezza della tavola, tutto diventa magicamente immenso e grande, e anche perchè il Maestro non si è indaffarato a rappresentare, come era usanza, tutto il fastoso corteo dietro ai signori Magi, ma ha voluto dare valore alla scena essenziale, donando una semplicità e naturalezza non comuni. Una donazione dei Magi quasi in privato.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Giovanni di Paolo – Adorazione dei Magi (Metropolitan Museum of Art, New York)
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