Per apprendere in pieno questo piccolo ma fantastico quadro dell'assoluto grande Michelangelo Merisi detto Caravaggio, bisogna risalire un poco alla storia dell'artista, o se non altro di quel periodo che lo ha portato a dipingerlo.
Siamo nel 1606 e Caravaggio vive a Roma e in questa città nel pieno della Controriforma è diventato un pittore molto conosciuto e apprezzato anche per le grazie del cardinale Francesco Maria del Monte che fa conoscere le sue opere. Ma il Caravaggio non è un uomo da sottostare a convenevoli e facezie, l'animo dell'artista è un animo vivace, combattivo, oserei dire una testa calda, che spesso si trova impelagato in tafferugli e risse e altri crimini vari.
Ed è proprio per questa sua forte intraprendenza che il 28 Maggio di quell'anno si trova immischiato in una zuffa dove però destino volle che tra i contendenti vi fosse il suo più acerrimo nemico, Ranuccio Tomassoni e perciò la scazzottata si trasforma in un vero duello nel quale il pittore uccide il rivale.
Caravaggio stavolta è in pericolo, la pena di morte per il fattaccio non gliela toglie nessuno, deve fuggire e infatti riesce a raggiungere Napoli e aiutato da amici riesce a stare nascosto, quando viene a conoscere che se diventasse un Cavaliere di Malta la sua pena non sarebbe più valida e totalmente cancellata.
Arriva così il 1607 e il Merisi è a Malta dove aiutato dal Gran Maestro dei Cavalieri, Alof de Wignacourt, riesce a far parte del Cavalierato e per ringraziare colui che lo ha aiutato, anzi salvato, Caravaggio realizza un bellissimo ritratto di Alof e un'altra grande tela rappresentante la decollazione del Battista donandole così al suo salvatore.
Ma nel contempo si trova a dover dipingere, sempre per debito nei confronti di Alof, un'opera per un sottoposto del Gran Maestro, a Francesco dell' Antella che vive a Firenze.
Ecco che nasce “L'amorino dormiente” un quadro dalle piccole dimensioni (72x105cm) che l'artista nel retro firma “ M.M.di Caravaggio, Malta,1608”.
E' un'opera in pieno stile Caravaggesco, lo sfondo che raccoglie il tenero fanciullo è nero, appositamente per centrare lo sguardo e l'attenzione a quello che si vuole sia visto, senza disturbo alcuno, e altra caratteristica di Caravaggio sono i dettagli, minuziosi e particolari che solo lui sapeva centrare e inserire.
Il piccolo fanciullo sta dormendo su una delle sue ali, mentre l'altra è tesa verso l'alto, è un Cupido e lo si denota subito dalla faretra che Caravaggio gli pone sotto la testa in modo che la testa dell'amorino possa adagiarvisi come fosse un cuscino e poi con una mano, quella stesa, stringe l'arco e una freccia ancora non scoccata.
L'opera venne trasportata a Firenze nel 1609 dal fratello dell'Antella, il senatore Niccolò e appena viene esposta pubblicamente, il quadro desta tanto mai apprezzamento per quella capacità di rendere reale e vivo il soggetto, che alcuni artisti riescono a copiarne il contenuto sulla facciata del palazzo dellAntella, palazzo che si trova in Piazza Santa Croce a Firenze e che tutt'ora è visibile “la copia”, mentre l'originale del Caravaggio è visibile a Palazzo Pitti nella Galleria Palatina.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Michelangelo Merisi detto Caravaggio – L'amorino dormiente (Palazzo Pitti, Galleria Palatina - Firenze)
Nessun commento:
Posta un commento