“La Vergine si tolse i calzari, si inginocchiò in atteggiamento orante, le mani protrese in avanti e, d'un tratto, in un istante mise al mondo suo Figlio. Sul suolo all'improvviso comparve il neonato e da lui si irradiò una luce ineffabile. Quando Maria sentì di avere generato il Bambino, lo salutò con queste parole: Sii il benvenuto, o mio Dio, Signore e mio Figlio” da le “Rivelazioni” di Santa Brigida di Svezia che ebbe a Betlemme.
E' da queste parole e da questa descrizione che il Correggio ovvero Antonio Allegri, essendone colpito amorevolmente ne trae un dipinto che ha dello spettacolare, nella nostra piccola carrellata di opere di Natività io penso che questa sia davvero il culmine più alto che potevamo raggiungere.
E' un piccolo dipinto che pare non abbia storia dato che le sue origini sono assai contorte e misteriose ma abbiamo comunque dei dati certi ovvero che il duca di Mantova, Ferdinando Gonzaga lo dette in dono a Cosimo II de' Medici granduca di Firenze, e questo dono già da se comprova il valore eccelso di questo dipinto.
E' colto l'attimo immenso e particolare, l'attimo tra il sacro e il reale, la madre, la Vergine, che contempla con tutta la dolcezza e la tenerezza possibile di una madre appena partoriente, quel divino, quel Bambino che ora ha davanti a se e che pare o forse lo è davvero, immenso di luce.
Quell'attimo che soltanto il Correggio poteva fermare valendosi dei suoi studi delle sfumato “leonardiano” e del tonalismo veneto, portandoci così a una fresca pittura che stimola e accentua la dolcezza degli affetti. Non si può non commuoverci a tale raffigurazione, è un trasporto naturale, siamo consoni dell'avvenuto concepimento e ci verrebbe pure a noi, umani e peccatori, di stendere una parte del nostro mantello e sopra porvi un giaciglio di fieno e un telo bianco per deporvi quel piccolo essere che vivo e splendente si dimena quasi a ringraziare e a meravigliarsi esso stesso di essere al mondo e di conoscere il miracolo della vita.
Non potevo, a mio parere, scegliere di meglio , per augurare a voi amici di “Arte in cornice” di trascorrere il vostro Natale con tutta la serenità e la pace interiore che emana tale dipinto e nonostante il periodo particolare che stiamo attraversando, siate vicini, anche e soprattutto , con il cuore, a chi è parte terrena di voi e a chi è vi è parte spirituale. BUON NATALE.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Antonio Allegri detto Correggio – Madonna in adorazione di Gesù Bambino (Museo degli Uffizi - Firenze)
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