venerdì 23 ottobre 2020

COVID A ORE?


Io non so se ancora nessuno si è posto la domanda, lecita, ma questo virus, che di virus sicuramente si tratta e non lo nego, ma è a ore? E per lo più è anche deleterio per alcune particolari categorie e in particolari momenti? Perchè queste domande? Ho notato che c'è un forte accanimento a porre divieti soprattutto e particolarmente nelle ore serali, con la “scusante” che si creano più assembramenti e consumo di alcolici che sono portatori di riunioni giovanili, con la “scusante” che nelle ore serali ci potrebbero essere troppi spettacoli teatrali o cinematografici che inducono persone a raggrupparsi, con la “scusante” che per le strade ci sarebbero troppe persone, che vista anche questa stagione confortevole, si soffermerebbero troppo a respirare, “con la dovuta mascherina” un poco di aria nelle ore fuori lavoro (quello che c'è rimasto).

Ma durante la mattina e nel pomeriggio queste accurate ricerche di sopperire assembramenti per tutelare la sicurezza del cittadino non esistono, evidentemente il virus è un dormiglione....lo dicevano i nostri vecchi...”la sera leone e la mattina c.....ne”...i supermercati creano assembramenti inverosimili, per un etto di prosciutto davanti al banco della gastronomia si creano addirittura “mercati”, la scuola, quella tanto osannata e criticata, quella che i tanti genitori hanno difeso a spada tratta per la tutela dei loro figli, e poi tutti fuori all'attesa dell'uscita del loro “eroe” figlio, tutti ammassati, come se il loro figlio non sapesse nemmeno camminare o in che mondo vive, tutti fuori con e spesso tanti senza neppure la mascherina e senza alcun controllo, perchè a quell'ora, diurna, non scattano le ordinanze di piazze chiuse e strade deserte, il coprifuoco è notturno!. Per non parlare delle code a qualsiasi ufficio statale o privato a cui siamo obbligati a dover intervenire per pratiche diverse che la nostra pesante burocrazia ci richiede, e anche qui comunque sono assembramenti “non pericolosi” sono diurni. E avrei ancora tanti da elencare, ma quello che più salta evidente di questo virus è la sua viralità intellettuale, ovvero colpisce soprattutto nella sfera culturale, si guardi a come cinema, teatri, biblioteche, soffrano e siano sulla definitiva chiusura, colpisce poi soprattutto sul contatto umano e di scambio d'opinioni, perchè non ci possiamo più trattenere “la sera e la notte” che sono le ore in cui saremmo liberi da impegni, a scambiarci pensieri, vedute e commentare o criticare, proporre o ideare , il distanziamento è assolutamente urgente per queste cose soprattutto. E allora si rimane a casa, bene ne siamo coscienti e doverosi, e a casa se non vogliamo proprio stare fissi al pc, potremmo guardare la televisione ed ecco che la potenza “virus” è valsa a propinarci spettacoli spazzatura che incutono paura e terrore misto a un'eccessiva e deleteria psicologicamente invasione di spot pubblicitari, eh si “loro” lo sanno che siamo a casa, “loro” quelli dello share lo sanno che sei “obbligato” a guardare e perciò ….come diceva un vecchio proverbio.... “pancia mia fatti capanna”......Il virus è a ore e a soggetto, soprattutto deleterio per chi ha ancora un poco di cervello e mortale a chi tenta di ragionare.


Roberto Busembai (errebi)


Immagine web

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