Quando due grandi opere si incontrano, non c'è che dire si parla di capolavoro, e lo diventano entrambi, anche se già da sole potrebbero ottenere questo appellativo. Parlo del film del grande regista Damiano Damiani ( sempre attento ai problemi sociali) “ Il giorno della civetta” e mi riferisco per altro al romanzo di Leonardo Sciascia da cui è tratto.
Un film interamente girato nella Sicilia di allora, compresa anche la stupenda Palermo (sarà il vicino paese Partinico), il perfetto scenario non solo fisico ma psicologico e morale, per l'esternare le basi di questa pellicola che poi si rifanno al libro stesso, la mafia e l'omertà, il messaggio di forte denuncia sul profondo radicamento mafioso della popolazione, un messaggio incisivo nel libro di Sciascia ma altrettanto voluto e al tempo stesso coraggioso, del regista.
Partendo da un omicidio di assoluto stampo mafioso di un imprenditore edile, il personaggio principale, interpretato da un esemplare Franco Nero, il capitano Bellodi di origine settentrionale, indaga nonostante l'omertà, le incresciose difficoltà, la pressione dell'ingranaggio mafioso che tende a far passare questo delitto per una questione di gelosia. Riuscirà a far arrestare il boss mafioso don Mariano, ma saranno sforzi vani perchè il sistema assolutamente malato, riuscirà a sopravvivere.
Una bellissima e bravissima Claudia Cardinale e Tano Cimarosa saranno poi premiati con un meritatissimo David di Donatello. Una bellissima e pulita regia, una pellicola da non dimenticare e ancora vivissima e attuale per poter essere vista.
Un film interamente girato nella Sicilia di allora, compresa anche la stupenda Palermo (sarà il vicino paese Partinico), il perfetto scenario non solo fisico ma psicologico e morale, per l'esternare le basi di questa pellicola che poi si rifanno al libro stesso, la mafia e l'omertà, il messaggio di forte denuncia sul profondo radicamento mafioso della popolazione, un messaggio incisivo nel libro di Sciascia ma altrettanto voluto e al tempo stesso coraggioso, del regista.
Partendo da un omicidio di assoluto stampo mafioso di un imprenditore edile, il personaggio principale, interpretato da un esemplare Franco Nero, il capitano Bellodi di origine settentrionale, indaga nonostante l'omertà, le incresciose difficoltà, la pressione dell'ingranaggio mafioso che tende a far passare questo delitto per una questione di gelosia. Riuscirà a far arrestare il boss mafioso don Mariano, ma saranno sforzi vani perchè il sistema assolutamente malato, riuscirà a sopravvivere.
Una bellissima e bravissima Claudia Cardinale e Tano Cimarosa saranno poi premiati con un meritatissimo David di Donatello. Una bellissima e pulita regia, una pellicola da non dimenticare e ancora vivissima e attuale per poter essere vista.
Roberto Busembai (errebi)
Immagini web: Locandina del film e alcune scene
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