
Ma il popolo Palermitano seppe riconoscere in lui il grande artista tanto che le sue opere sono diffuse e ben custodite in varie parti e chiese della capitale siciliana. Voglio soffermarmi a una di queste, l'intero Oratorio di Santa Cita costruito appunto nel 1680. E' un'opera a dir poco monumentale da far naturalmente considerare il Maestro uno dei più grandi interpreti dello stucco barocco. Sulla parete in fondo all'Oratorio è rappresentata la Battaglia di Lepanto, mentre in altri lochi da considerarsi quasi come piccoli "teatrini" sono raffigurati i Misteri del Rosario, mentre le grandi finestre sono contornate da allegorie di statue, putti e ghirlande che assumono rilievo e meno a seconda della posizione della luce.
Palermo è invasa da queste opere di stucco barocco, sempre del Serpotta, cui vale la pena nominare l'Oratorio di San Lorenzo con rappresentato il suo martirio sulla grata, l'oratorio del Rosario di S. Domenico , in S.Francesco d'Assisi e per finire gli ultimi suoi lavori prima di morire in S. Agostino.
Palermo è invasa da queste opere di stucco barocco, sempre del Serpotta, cui vale la pena nominare l'Oratorio di San Lorenzo con rappresentato il suo martirio sulla grata, l'oratorio del Rosario di S. Domenico , in S.Francesco d'Assisi e per finire gli ultimi suoi lavori prima di morire in S. Agostino.
Roberto Busembai (errebi)
Immagini web: Particolari dell'Oratorio di Santa Cita e scultura del Maestro Giacomo Serpotta.
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