Non occorrono parole per descrivere la bontà e l'amore che erano insite e fuoriuscivano come zampilli verso il mondo, quelle di Papa Giovanni XXIII o meglio conosciuto come “il Papa buono”.
Doveva essere un papa di transizione, primo perchè già di età molto avanzata, secondo perchè nel veloce conclave non c'era stata nessuna disponibilità comune per un nome altisonante e decisivo per lo sviluppo della Chiesa, era un nome sorto così quasi a posticcio tra due forti posizioni, e non avrebbero mai immaginato invece, che si fu una papato di transizione ma soltanto per il breve periodo (soltanto cinque anni) ma talmente intenso e fortemente decisivo tale da dare una spinta, anzi uno vero e proprio spintone, con la dichiarazione dell'apertura del Concilio Ecumenico del Vaticano.
Al suo primo Natale come Papa, si recò a visitare i malati degli ospedali romani S.Spirito e del Bambin Gesù portando una carezza e un sorriso a tutti, mentre il giorno dopo si recò al carcere di Regina Coeli mischiandosi tra i detenuti e.....
“Dunque, eccoci; sono venuto , m'avete visto.Io ho fissato i miei occhi nei vostri, ho messo il cuor mio vicino al vostro cuore...”
E racconta pure, per avvicinarsi ancora di più alla loro emarginazione, che anche un suo parente, un giorno, per non sa quale briganteria, era finito in prigione, perciò anche Lui, indirettamente era “uno di loro”.
Fu il Papa della gente comune, del popolo vero della chiesa, fu il suo sorriso, la sua bonarietà, il suo goffo aspetto, la sua disponibilità, il suo semplice parlare e esprimere che conquistarono il mondo, fu il Papa soprattutto della Pace, non dimentichiamo la sua famosa enciclica Mater et Magistra del 1961, che non è rivolta soltanto alla Chiesa ma a “tutti gli uomini di buona volontà”, un vero e incisivo messaggio di giustizia e vera pace nel mondo.
Fu colui che rifiutò ( se il termine può essere appropriato) ogni prudenza con la politica, si avvicinò persino alla Cina di Mao e invitò al suo cospetto un giornalista russo, che altro non era che genero dell'allora capo supremo Kruscev. Era il periodo della guerra fredda, se non addirittura gelida, allora (come adesso) il terzo conflitto mondiale era alle porte, e Papa Giovanni XXIII si rimboccò davvero le maniche e si fece tramite i due manipolatori mondiali, Russia e America, inducendoli alla comprensione e alla risoluzione con la pace. Quando avvennero i fatti di Cuba, il Papa scrisse direttamente a Kruscev un monito personale e assolutamente non politico concludendo con queste testuali parole:
“ Se avrete il coraggio di richiamare le navi portamissili proverete il vostro amore del prossimo non solo per la vostra nazione, ma verso l'intera famiglia umana. Passerete alla storia come uno dei pionieri di una rivoluzione di valori basata sull'amore. Potete sostenere di non essere religioso, ma la religione non è un insieme di precetti, bensì l'impegno all'azione nell'amore di tutta l'umanità che quando è autentico si unisce all'amore di Dio, per cui anche se non se ne pronuncia il nome si è religiosi!”. E ottenne il ritiro delle armi!!!
La data scelta per la sua ricorrenza, altro non è che il giorno in cui fu aperto il Concilio ovvero l'11 ottobre del 1962 e la sua canonizzazione è avvenuta il 5 Luglio del 2013 con la firma di Papa Francesco
Chi non ricorda, io ero bambino e ne ho ancora impresse la cadenza e la voce, il monito rivolto alle persone presenti in Piazza San Pietro per la fiaccolata serale dell'apertura del concilio, il famoso discorso della luna, rivolto umanamente a tutti i presenti e non, un discorso semplice ma toccante che terminò con queste immense parole:
“ Tornando a casa, troverete i bambini; date una carezza ai vostri bambini e dite: Questa è la carezza del papa. Troverete qualche lacrima da asciugare. Fate qualcosa, dite una parola buona. Il Papa è con noi specialmente nelle ore della tristezza e della amarezza”.
Morì il 3 Giugno ( Il giorno dopo la Pentecoste) del 1963 e le sue ultime parole rivolte ai medici furono : “ Non preoccupatevi per me, Le valigie sono fatte e son pronto a partire.”
Angelo Giuseppe Roncalli (Papa Giovanni XXIII) era nato a Sotto il Monte in provincia di Bergamo nel 1881 e fu eletto Papa il 28 Ottobre del 1958.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo Papa Giovanni XXIII
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