Siamo alla fine di un anno e proprio nell'inizio di questo anno che se ne va ho aperto questa pagina di cui non credevo così tanta partecipazione e seguito, è stato un anno intenso in cui abbiamo rivisitato alcune delle opere pittoriche esistenti nel nostro mondo, alcune famose altre forse meno, ma tutte di interesse culturale non indifferente. E di tutte voi siete stati partecipi e avete apprezzato i miei umili resoconti non propriamente da tecnico e studioso del genere, ma amante e devoto conoscitore dell'arte in generale, sempre pronto a cogliere del nuovo e sempre pronto a studiare per potere ancora di più condividere e far conoscere a tutti.
Per rendere omaggio alla pittura in generale e ai loro grandiosi artisti vorrei chiudere questo anno con un piccolo cenno ad alcune opere d'arte che per svariati motivi, vuoi per guerre, per furto, per danneggiamento e altre, non si potranno mai più ammirare, parlare di queste opere è come dare un addio per sempre al vecchio anno nella speranza che il nuovo apporti migliorie in ogni campo e in ogni persona, e che pure la cultura artistica abbia il suo dovuto riconoscimento. Un augurio a tutti voi che mi avete seguito e mi seguirete ancora per il nuovo anno, che vorrei fosse molto più ampio e interessante lo studio e l'analisi delle opere esistenti.
Per rendere omaggio alla pittura in generale e ai loro grandiosi artisti vorrei chiudere questo anno con un piccolo cenno ad alcune opere d'arte che per svariati motivi, vuoi per guerre, per furto, per danneggiamento e altre, non si potranno mai più ammirare, parlare di queste opere è come dare un addio per sempre al vecchio anno nella speranza che il nuovo apporti migliorie in ogni campo e in ogni persona, e che pure la cultura artistica abbia il suo dovuto riconoscimento. Un augurio a tutti voi che mi avete seguito e mi seguirete ancora per il nuovo anno, che vorrei fosse molto più ampio e interessante lo studio e l'analisi delle opere esistenti.
"VEDUTA DI AUVERS - SUR - OISE" di Cezanne
Era il 1 gennaio del nuovo millennio e con una rocambolesca e avventuristica prova d'audacia, da ricordare alcuni film d'azione, fu usata per rubare al museo d'arte dell'Università di Oxford in Inghilterra, un ladro si calò da un lucernario dopo averne frantumato le vetrate, atterrò nel museo e azionando una macchina di fumo riuscì a bloccare le telecamere. L'opera maggiore trafugata fu "Veduta di Auvers-sur-Oise" di Cezanne, da lui dipinta ai primordi della sua carriera, circa il 1882. Il valore stimato è di circa 5 milioni di dollari. Tela e ladro sono completamente spariti.
Era il 1 gennaio del nuovo millennio e con una rocambolesca e avventuristica prova d'audacia, da ricordare alcuni film d'azione, fu usata per rubare al museo d'arte dell'Università di Oxford in Inghilterra, un ladro si calò da un lucernario dopo averne frantumato le vetrate, atterrò nel museo e azionando una macchina di fumo riuscì a bloccare le telecamere. L'opera maggiore trafugata fu "Veduta di Auvers-sur-Oise" di Cezanne, da lui dipinta ai primordi della sua carriera, circa il 1882. Il valore stimato è di circa 5 milioni di dollari. Tela e ladro sono completamente spariti.
"IL CONCERTO" di Johannes Vermeer
Nel marzo del 1990 tre uomini mascherati da poliziotti riescono a introdursi nel Museo Isabella Stewart Gardner a Boston, e indisturbati prelevano una serie di tele, comprese dei Rembrandt, Manet e disegni di Degas e anche la preziosissima tela del "Il Concerto" di Vermeer la cui stima si aggira intorno ai 200 milioni di dollari. Nonostante le costanti ricerche e l'implicazione di quasi tutte le forse dell'ordine sul territorio belga e oltre, a oggi quest'opera non si è ritrovata e nemmeno si sono trovati i colpevoli del grandioso furto.
Nel marzo del 1990 tre uomini mascherati da poliziotti riescono a introdursi nel Museo Isabella Stewart Gardner a Boston, e indisturbati prelevano una serie di tele, comprese dei Rembrandt, Manet e disegni di Degas e anche la preziosissima tela del "Il Concerto" di Vermeer la cui stima si aggira intorno ai 200 milioni di dollari. Nonostante le costanti ricerche e l'implicazione di quasi tutte le forse dell'ordine sul territorio belga e oltre, a oggi quest'opera non si è ritrovata e nemmeno si sono trovati i colpevoli del grandioso furto.
"NATIVITA' CON SAN FRANCESCO E SAN LORENZO " di Michelangelo Merisi detto Caravaggio
Stavolta a dover soccombere al furto è un'opera nazionale di un illustre e amato artista Italiano. Era il 1969 e sopra l'altare di una bellissima chiesa barocca, l'Oratorio di San Lorenzo, a Palermo, la tela che da oltre 350 anni risiedeva in loco, è scomparsa, così come può scomparire improvvisamente un cero o una candela. Ma il saccheggio che poi subì l'Oratorio, da cui sparirono pure pezzi di estremo valore, pare fosse di carattere mafioso e più in la non si andò. E questa meraviglia non c' è più e non ci sarà nemmeno la speranza di poterla rivedere.
Stavolta a dover soccombere al furto è un'opera nazionale di un illustre e amato artista Italiano. Era il 1969 e sopra l'altare di una bellissima chiesa barocca, l'Oratorio di San Lorenzo, a Palermo, la tela che da oltre 350 anni risiedeva in loco, è scomparsa, così come può scomparire improvvisamente un cero o una candela. Ma il saccheggio che poi subì l'Oratorio, da cui sparirono pure pezzi di estremo valore, pare fosse di carattere mafioso e più in la non si andò. E questa meraviglia non c' è più e non ci sarà nemmeno la speranza di poterla rivedere.
"RITRATTO DI UN GIOVANE" di Raffaello
L'anno 2020 sarà l'anno dedicato a questo esimio maestro d'arte, già sono iniziate rassegne e esposizioni e altre e tante ne sorgeranno nell'intero anno, ma nessuna potrà mai avere da esporre "Ritratto di un giovane" che si presume fosse proprio un autoritratto del giovane Raffaello. L'opera risalente circa al 1514 fu venduta nel 1789 a un principe polacco che la portò in Cracovia, ma nel 1939 l'invasione nazista in Polonia, che fece, come del resto da noi in Italia, man bassa delle opere d'arte, riuscì ad accaparrarsi questa tela che, pare, un erede del principe aveva ben nascosta per proteggerla.
Il quadro divenne proprietà della collezione del nazista Hans Frank, ma quando costui fu arrestato nel 1945 per crimini di guerra, il dipinto non fu trovato e da quel tempo non se ne seppe più nulla. Valore stimato circa 100 milioni di dollari.
L'anno 2020 sarà l'anno dedicato a questo esimio maestro d'arte, già sono iniziate rassegne e esposizioni e altre e tante ne sorgeranno nell'intero anno, ma nessuna potrà mai avere da esporre "Ritratto di un giovane" che si presume fosse proprio un autoritratto del giovane Raffaello. L'opera risalente circa al 1514 fu venduta nel 1789 a un principe polacco che la portò in Cracovia, ma nel 1939 l'invasione nazista in Polonia, che fece, come del resto da noi in Italia, man bassa delle opere d'arte, riuscì ad accaparrarsi questa tela che, pare, un erede del principe aveva ben nascosta per proteggerla.
Il quadro divenne proprietà della collezione del nazista Hans Frank, ma quando costui fu arrestato nel 1945 per crimini di guerra, il dipinto non fu trovato e da quel tempo non se ne seppe più nulla. Valore stimato circa 100 milioni di dollari.
"SERIE TRABEAZIONE" di Roy Lichtenstein
Negli anni '70, gli anni delle rivoluzioni, delle nuove aperture filosofiche, sociali e pure artistiche, nasce appunto l'arte pop e tra questi Roy Lichtenstein, già famoso fumettista, che volle cimentarsi nella pittura, una pittura particolare ispirata ai cornicioni, alle modanature che si trovano sopra i colonnati. L'idea bizzarra forse ma geniale fu nel riproporre in chiave moderna e naturalmente pop, disegni di sagome, cornici greco-romani. La maggior parte delle sue opere, appunto un grande quantitativo delle tele della "Serie Trabeazione" andarono in cenere nel fatidico anno 11 settembre 2001, perchè erano esposte nelle Torri Gemelle.
Negli anni '70, gli anni delle rivoluzioni, delle nuove aperture filosofiche, sociali e pure artistiche, nasce appunto l'arte pop e tra questi Roy Lichtenstein, già famoso fumettista, che volle cimentarsi nella pittura, una pittura particolare ispirata ai cornicioni, alle modanature che si trovano sopra i colonnati. L'idea bizzarra forse ma geniale fu nel riproporre in chiave moderna e naturalmente pop, disegni di sagome, cornici greco-romani. La maggior parte delle sue opere, appunto un grande quantitativo delle tele della "Serie Trabeazione" andarono in cenere nel fatidico anno 11 settembre 2001, perchè erano esposte nelle Torri Gemelle.
Queste sono solo una piccolissima parte di quelle opere che mancano e non ci saranno più.
Roberto Busembai (errebi)
Immagini web: Veduta di Auvers-sur-Oise - Paul Cezanne
Il Concerto - Johannes Vermeer
Natività con San Francesco e San Lorenzo - Caravaggio
Ritratto di un giovane - Raffaello
Serie Trabeazione - Roy Lichtenstein
Il Concerto - Johannes Vermeer
Natività con San Francesco e San Lorenzo - Caravaggio
Ritratto di un giovane - Raffaello
Serie Trabeazione - Roy Lichtenstein