Per dimostrarsi grandi artisti non occorrono grandi e enormi cose, e ce lo dimostra il Maestro Masaccio con questa piccolissima tavola dipinta dalle misure alquanto piccolissime, verrebbe da pensare ad un francobollo, circa 24 ,5 x 18,2 cm.. dove trasmette tutta la gentilezza, l'affetto e l'amore che una madre, la Madonna, ha verso il suo bambino, in questo caso Gesù. La tavola è conosciuta come la Madonna del solletico, dal gesto affettuoso con cui Maria cerca di divertire il piccolo Gesù il quale risponde afferrandogli il braccio e la mano, sorridendo. Gesti naturali, gesti comuni, gesti di reciproco scambio di amore e serenità, simbiosi comune tra una madre e un figlio.
Il bambino è interamente fasciato come era uso nel quattrocento e il rametto di corallo appeso alla catenella al collo è leggermente spostato naturalmente dal movimento del gioco. L'allora giovanissimo Masaccio riesce a tradurre in pittura il sentimento umano e trasmetterlo con semplicità e accuratezza, “perfezionando” così ,nella pittura ,Giotto, che già era stato il precursore del Rinascimento.
La tavola fu commissionata dal neo cardinale Antonio Casini, già vescovo di Siena, nel 1426 e a conferma di ciò è il retro della tavola stessa dove è dipinto lo stemma della famiglia a forma di scudo, sormontato dal cappello rosso cardinalizio , nello scudo ci sono sei stelle scure in campo giallo con una vistosa croce dorata al centro.
Un'effigie devozionale privata e facilmente trasportabile per la sua piccolezza.
La tavola venne scoperta nel 1947 tra le opere trafugate dai nazisti durante il conflitto della seconda guerra mondiale e dopo essere stata in Palazzo Vecchio fu trasferita agli Uffizi.
Nonostante il Masaccio si rifaccia alla pittura senese delle Madonne dai gesti spontanei, la resa pittorica è magistralmente resa dall'effetto chiaro-scuro tipico del Maestro, tale da rendere reale i volti stessi. Questa fu la sua grande rivoluzione pittorica.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Masaccio – Madonna del Solletico (Galleria degli Uffizi - Firenze)
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